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Uno dei primi motivi che mi ha spinto ad introdurre Minecraft a scuola è il fatto di essere universalmente riconosciuto come un gioco inclusivo di genere, riuscendo ad entusiasmare e coinvolgere allo stesso modo maschietti e – soprattutto – le nostre femminucce. Faccio questa importante premessa perché quest anno sperimenteremo con una classe prima della scuola secondaria di primo grado un laboratorio Minecraft riguardante proprio le pari opportunità ed il contrasto agli stereotipi di genere.

Molti insegnanti cominciano a scoprire la trasversalità dello strumento Minecraft in termini di didattica, concentrandosi sempre meno sull’esigenza specifica del “Come faccio ad utilizzare Minecraft per …”. Una volta che si prende confidenza con lo strumento poi davvero non c’è più limite all’immaginazione sul come impostare nuove attività in Minecraft all’interno della propria classe. Il progetto  condotturrà gli studenti verso il concetto di cittadinanza attiva, di empatia, di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e la preservazione del clima.

Cosa si puo’ fare con Minecraft una volta in classe ?

Storia, matematica, scienze, geografia e tutte le altre materie scolastiche possono sfruttare le potenzialità di Minecraft e fare leva sull’entusiasmo dei bambini. Attraverso i consueti mattoncini colorati è possibile far vivere all’intera classe una completa esperienza immersiva e, soprattutto, educativa, tipica della didattica denominata “game-based learning” la cui filosofia può essere riassunta così: “bambini che si divertono sono bambini coinvolti e bambini coinvolti sono bambini che imparano”.

L’intera classe può fare virtualmente un viaggio indietro nel tempo e ritrovarsi proiettata all’interno del Colosseo fedelmente ricostruito per vedere i gladiatori allenarsi; passeggiando per le strade dell’impero romano possono interagire con patrizi, plebei oppure scambiare quattro chiacchiere con schiavi che asseriscono di essere molto più acculturati dei loro padroni perché provenienti da varie città dell’antica Grecia. Tra le ville patrizie si può incontrare l’imperatore Gaio Giulio Cesare ed anche un tizio che va in giro con un pugnale in mano affermando di dover tutelare la Repubblica di Roma. Per quanto riguarda, per esempio, la geometria l’utilizzo ed il posizionamento dei blocchi permette ai ragazzi di visualizzare il concetto di perimetro, di area e addirittura di anticipare il concetto di volume. Senza contare le infinite possibilità di utilizzo della cosiddetta PIETRAROSSA – che ben rappresenta il concetto di circuito elettrico – e dei meccanismi di azione e reazione per lo sviluppo delle competenze di tipo STEM.
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